In considerazione dei fatti molto rilevanti che si stanno verificando in questo periodo al confine tra Etiopia ed Eritrea, GRSAfrica consiglia il seguente report dell'International Crisis Group:BEYOND THE FRAGILE PEACE BETWEEN ETHIOPIA
AND ERITREA: AVERTING NEW WAR
The Ethiopia-Eritrea impasse carries serious risk of a new war and is a major source of instability in the Horn of Africa, most critically for Somalia. Following Ethiopia’s refusal to accept virtual demarcation of the border by the now disbanded Ethiopia-Eritrea Boundary Commission (EEBC), Asmara unilaterally implemented it and forced out the UN peacekeepers (UNMEE), significantly raising the stakes and shattering the status quo. Its insistence on recovering territory the Commission awarded it – Badme in particular – could lead to unilateral military action by either side but is only one of several war scenarios. The Security Council and key individual states (the U.S., in particular) must recognise the dangers of their inaction and advance a reconfigured political process with new determination if there is to be a change in the calculations of the parties, who appear to be dangerously content with trying to maintain a level of simmering but unpredictable hostility.
Per vedere il report completo fare click sul titolo del post.


Il partito del presidente Robert Mugabe, lo Zanu-Pf, conquista solo 94 dei 210 seggi e viene perciò superato dai 97 seggi del partito MDC-Tsvangirai, di Morgan Tsvangirai, contendente nella corsa alla presidenza. Per la prima volta, dopo 28 anni dalla dichiarazione d'indipendenza della Rodesia del Sud, la presidenza di Mugabe vacilla. Nonostante entrambi gli schieramenti dichiarino la propria vittoria, fra tre settimane si tornerà a votare per il secondo turno di presidenziali, poichè nessuna fazione è riuscita, in realtà, ad ottenere il 50% + 1 dei voti. Il clima dei prossimi giorni sarà pertanto di grande tensione, nell'attesa di capire se l'ottantaquattrenne Mugabe deciderà di presentarsi al secondo turno elettorale. Nel frattempo, Mozambico e Zambia rafforzano i controlli lungo i confini, temendo lo scoppio di violenze ed il consequenziale esodo di profughi.
Presto sarà condotta l'attività di Press-Survey. Verrà sorvegliata la testata principale di sette paesi occidentali, nell'intento di verificare l'incidenza delle tematiche africane sull'opinione pubblica e sui gestori dell'informazione in Occidente. L'attività si concluderà con la produzione e presentazione di un report conclusivo.